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domenica 26 novembre 2017

24 novembre 2017





Tutto è passato in un lampo, un guizzo veloce come lo scorrere di un treno che si annuncia da lontano, poi arriva e passa, rapido e assordante, e quello che lascia è una folata d'aria e un rumore che via via si spegne.


Sarà così anche per Alluxinati? Vedremo: il sasso è lanciato, che ne sarà, ora, dipende dai lettori. Piacerà o no? Sarà adeguato alle aspettative?

Ma la serata del 24 novembre 2017 rimarrà nella memoria di chi c'era.

Ci siamo divertiti tutti, abbiamo visto sorridere e ridere fino alle lacrime anche Alessandra Agosti, che con competenza e garbo mi ha intervistato; tutti hanno ascoltato la sonora e irresistibile risata di uno spettatore avvolto nel buio delle prime file e che invano quelli che erano vicini cercavano di zittire.

E Alberto che ha letto, con guizzi da mattatore, alcuni pezzi del libro.


Chi c'è stato tornerà a sorridere alla vista di un piatto e di una forchetta.
Sul palco disadorno del Cinema Lux siamo riusciti a far scorrere immagini di parole e azioni mute degli incredibili Homo Ridens, dei quali tanto si parla in Alluxinati.
Quello che mi rimane è un grande senso di gratitudine per tutti, anche per chi si è fidato e ha deciso di comperare il libro.
Nelle vesti di autore mi sono trovato, con grande imbarazzo, a scrivere dediche su libri di amici, di compagni di scuola e di sconosciuti che si sono fidati.



Ma mi sembrava poco limitarmi alla firma, allora ho aggiunto frasi, scritte in fretta.
Così, per colpa mia, ora arrivano foto con le dediche più curiose o incomprensibili.

E con orribili errori, come quello nella dedica alla mia amica tanghera GaBBriella, con due b, e quello per la mia compagna di scuola, Lucia, ma si chiama Marina, e Lucia è parte del cognome.
Voleva una dedica mancina, perché scrivessi come quando ero bambino.
Gli amici di un tempo, te li ritrovi lì: sai di conoscerli ma non ti ricordi il nome, come con Moreno, che arriva e vuole la dedica e tu sei costretto a chiedergli il nome e lui ti guarda triste e ha ragione.
Nelle prossime occasioni scriverò solo "grazie", oppure "un abbraccio". A cercare di essere originali si rischia di rovinare un libro.  


Quindi GRAZIE e UN ABBRACCIO, sto già imparando.
Le prossime occasioni di incontro saranno il 7 dicembre a Castegnero, presso la cantina Costalunga e il 13 dicembre a Longare, presso la Sala Consiliare del Comune.
Non ci saranno gli Homo Ridens, peccato per chi ha perso l’occasione.

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